Se la Milano fashion week é per definizione il periodo cruciale per i nostri brand – ai quali, in un modo o nell’altro è garantita la presenza sui mercati internazionali – esiste pertanto una realtà pre e post sfilate che si afferma con un Made in Italy fedele alle sue tradizioni. E, gli show room milanesi si affollano di marchi, frutto di team di stilisti, creativi e artigiani, che si adoperano a ogni stagione, affinché tradizione e innovazione, artigianato e glamour lascino un segno altrettanto virtuoso. Nascono nuovi nomi, dimostrando che, attraverso il recupero dell’ancestrale manualità – in grado anche di attualizzare le tendenze e di garantire una qualità insuperabile – sorge una volontà precisa di non farsi inglobare da un sistema che sottrae talento agli spiriti più affini.
Sono davvero molte le proposte: in una danza che alterna borse, scarpe e accessori ai quali si affiancano le nuove linee ready to wear. In un’evoluzione più che naturale, il Made in Italy tutela inoltre, idee e sviluppi di stilisti di tutto il mondo, che affidano alle realtà italiane le loro creazioni, assicurando in questo modo il loro astro nascente.
Oggi Zagliani, che è parte del gruppo LABELUX, vanta un’espansione non indifferente nei mercati emergenti grazie a uno stile riconoscibile, dal quale affiorano raffinatissime borse in rettile così morbide da essere quasi impalpabili e che dimostrano quanto la manualità sia in grado di intervenire sulla foggia, creando anche l’effetto maculato per un gioco di movimenti naturali dei pellami che sono plasmati come fossero sculture.
Femminile e aggressivo, romantico e dark, chic e rock, Salar inneggia in tutte queste anime, l’artigianalità di lusso al quale viene abbinato un prezzo altamente competitivo.
Lei, ex modella arrivata dal nord Europa, vanta un lungo percorso nel mondo del lusso e dal quale ha saputo fare una sintesi molto precisa e semplice, dichiarando: “non seguo le tendenze ma una mia visione“. Sottolineando così, i principi sui quali poggia la sua vena creativa, senza farsi intrappolare da voli pindarici ma presentandosi affidabile in qualsiasi occasione: scarpe indossabili, semplici ma molto eleganti e costruite in mono ineccepibile.
Si spinge oltre rivisitando i luoghi del suo passato, i viaggi, le contaminazioni culturali che applica in un gioco di geometrie e forme essenziali, rivestite da colori caldi che richiamano etnie e tradizioni attualizzate. E questo la rende molto speciale per il guizzo che fa delle sue scarpe delle vere e proprie icone.
Su queste basi, questo marchio si è già conquistato i mercati d’oltre oceano e quelli europei, facendosi notare grazie a una solida evoluzione stilistica e aziendale per la quale ha già un suo show room a Milano e prevede, per il futuro prossimo, anche l’apertura di uno store monomarca, sempre nel capoluogo lombardo.
Immagina le sue scarpe come fossero degli “oggetti” e per questo pur sempre all’altezza di un’eleganza che contraddistingue la donna che gli indossa, laddove un’artigianalità ricercata si rende riconoscibile e attualizzata. Affina le sue forme concentrandosi su questo studio che ingloba il senso del volume al quale accosta materiali morbidissimi. Tutte interamente realizzate a mano.
Ma poi, allarga i suoi orizzonti per mezzo di piume, coralli e filati preziosi, trattati anch’essi da esperti artigiani. L’estetica è supportata da una tecnologia anch’essa affidata all’eccezionalità, con rivestimenti in nano ceramica e materiali innovativi trattati con le tecnologie applicate dalla F1 e dall’aeronautica che sostengono la donna su un tacco 12 con disinvoltura. Il designer Gianluca Tamburini, vincitore della ottava edizione di Who is on Next, impegna da sempre le sue energie e risorse con dovizia di dettagli in un connubio di tecnologia e creatività.
Invece, affida le sue scarpe a un approccio prettamente artistico, considerandole come veri e propri gioielli. In questo modo, vuole accontentare tutte le donne che anelano a qualcosa di esclusivo: giocando sulla forma del sandalo, realizza delle suole “scultura” con lo stesso titanio utilizzato dall’aeronautica, sulle quali applica delle solette gioiello in cristalli naturali e gemme.
Negli ultimi 10 anni, ha collaborato con grandi firme come Sergio Rossi, Christian Dior e Alexander Mc Queen affinando il suo “know how” creativo. Oggi, predilige una visione artistica grazie alla quale può esprimere la sua unicità avvallandosi di un’esperienza completa.
Si ispira alle terre native del sud dell’omonimo stilista, Gaetano Perrone: l’amore per i colori, il gusto per la ricchezza delle texture e la ricerca delle proporzioni applicate alla grande qualità del manufatto sono gli ingredienti che fanno di questo stilista un’abile creativo e conoscitore delle tecniche più avanzate. E’ stato a capo dell’ufficio stile di Ferragamo scarpe e ha appreso bene come gestire la creazione di collezioni impegnative che inglobano al prodotto classico, anche una vena di modernità e freschezza.
Nel 2010, si dedica nuovamente allo studio, seguendo vari corsi come di design per scarpe alla Central Saint Martin di Londra e con questo passo, definisce la sua caratteristica di architetto della scarpa che si avvalla di artigiani italiani, per delineare volumi precisi e incisivi, modellati dai materiali ricercati. Il suo è un universo fatto di forme e geometrie ispirate alla New York degli architetti e degli artisti.
Roma e New York sono le due città che hanno influenzato i suoi sogni e la realizzazione di questi. Nel 2009, torna a Roma, la sua città natale, dopo aver studiato architettura a New York con il pensiero rivolto al Made In Italy, decide di approcciare il fashion world, grazie a un’esperienza lavorativa presso Fendi.
Anche per questo stilista, sono di primaria importanza i materiali; devono essere il più soffice possibile e far si che la sua scarpa sia come un guanto senza tempo e mai fuori luogo.
Giovanissimo e fiero di essere un italiano con la passione delle scarpa tutta femminile, crea grafismi geometrici di alto impatto visivo, ispirandosi ai raffinati bouclé suggeriti da Coco Chanel. Silhouette versatili, ricerca di materiali e il fatto a mano, fanno della sua collezione un work in progress sempre più raffinato e attuale.
Lavora sul senso di ogni creazione affinché nessuna di queste sia anonima e, per questo, la cura del dettaglio è lo strumento più incisivo. La sua ultima collezione dalla vena retrò, è fedele ai tacchi altissimi che la contraddistinguono, perché sinonimo di sensualità che non deve mai mancare in una donna, purché sia capace di indossarli con disinvoltura.
Gobbi è un nome già affermato nel modo del calzaturificio italiano di fatti, produce scarpe per importanti marchi italiani. Giulia è cresciuta a suon di tacco e punta e, oggi, è una delle stiliste emergenti più promettenti nel panorama della moda italiana. Trae ispirazione da moltissime fonti; il vintage, la fotografia e l’architettura e non per ultimo dall’emozione che sta vivendo.
articolo di: Alessandra Alessi Remedi
fonte: www.stylosophy.it
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