Terrenotrie, dalla terra nasce l’arte – Benedetto Ferraro
Nato il 9 luglio 1983 a Maratea (PZ), Benedetto Ferraro, è ancor prima che artigiano, un vero e proprio artista. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Cetraro (CS), diplomandosi come Maestro d’Arte nel 2003 e specializzandosi nell’arte della ceramica. Una prima esperienza diretta con il lavoro, dopo gli studi, fu quella di docente in un corso di ceramica per i detenuti del Carcere Circondariale di Paola (CS). Inizia così, sperimentando e seguendo i suoi istinti, la sua avventura con larte e la ceramica.
Nel 2009 realizza il suo sogno divenendo titolare di un piccolo laboratorio “Terrenotrie” a Tortora Marina (CS) dove sperimenta e crea sempre nuove forme e oggetti che gli permettono di dare vita alla sua creatività di artista a tutto tondo, sempre alla ricerca di nuove idee. La ceramica è una vera e propria passione per Benedetto che gli permette di esprimere tutto se stesso attraverso opere e performance originali. Ad ogni nuova opera si forma un tassello del suo percorso artistico.
Le opere di Benedetto sono in argilla refrattaria, questa particolare argilla ha una plasticità diversa rispetto alle altre argille e gli permette di ottenere forme e colori originali. Questo è senza dubbio ciò che lo rappresenta, il suo tratto distintivo che, accompagnato dalla vera e propria passione che mette nella lavorazione delle sue opere, fa nascere un’idea di ceramica che va al di là del semplice concetto dell’osservare un’opera, permette infatti di viverla totalmente.
l nome “Terrenotrie” non è scelto a caso e trasmette questo forte attaccamento che Benedetto ha nei confronti della propria terra, anticamente appartenuta agli Enotri. Le radici ben ancorate alla storia del proprio popolo saranno l’ispirazione e l’inizio del suo percorso artistico che man mano si evolve proprio come l’argilla negli anni ha visto una costante crescita evolutiva. Dal passato dalle antiche tecniche trae ispirazione, elaborandole e stravolgendole. Crea non solo lampade, ma veri e propri mezzi di luce che attraversano la materia. La consapevolezza dell’importanza della storia della ceramica, un’ arte antica quanto l’uomo, ad un certo punto diventa performance, con il progetto “Adam”.
Benedetto realizza anche performance in cui lui stesso è protagonista, nella performance si mette a nudo, coperto solo di argilla, divenendo il suo alter ego: Adam. Adam è un progetto che rappresenta la rinascita di Benedetto, è un uomo fatto di terra che racconta la sua storia, per lui l’argilla che lavora non è solo un oggetto, va oltre, rappresenta se stesso e le sue radici. Adam è un personaggio tratto dalla genesi, rappresenta il concetto che Dio ha creato l’uomo dalla terra. La location delle foto delle performance non è stata scelta a caso, esse sono realizzate nei Calanchi presso Pisticci in provincia di Matera in Basilicata. Essi rappresentano scientificamente un fenomeno geomorfico derivato dall’erosione del terreno che si produce per l’effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose degradate, con scarsa copertura vegetale e quindi poco protette dal ruscellamento. Non semplici da comprendere ma meravigliosi alla vista.
Contemporaneamente al percorso personale, Benedetto è sempre attivo e pensa sempre a inseguire stimoli nuovi, il confronto diretto con altri ceramisti giovani ed esperti del settore avviene grazie alla partecipazione a mostre, premi, eventi, fiere e festival, che hanno contribuito notevolmente alla conoscenza pratica di tecniche e modalità di antiche cotture. Ha collaborato come ceramista a vari corsi di formazione in diversi progetti territoriali per la promozione e la conoscenza.
Ultimo, ma non certo di importanza, è stato l’evento “Terrenotrie Ceramic Festival” dedicato completamente alla ceramica durante il quale vi erano workshop appositamente dedicati ai quali si poteva partecipare. Sono stati coinvolti artisti ceramisti provenienti da tutta Italia , per mezzo di un Bando a premi che prevedeva n. 3 classificati, votati da una giuria tecnica. Le opere vincitrici sono rimaste di proprietà del comune di Tortora ed esposte presso il Museo di Blanda in appositi spazi dedicati, in una sezione di ceramica artistica contemporanea. Vi è stata la prima edizione di “La terra racconta” che ha voluto mettere in mostra la visione univoca di ogni singolo partecipante, dal proprio punto di vista territoriale e personale, sottolineando così l’importanza della ceramica che ha origini remote, ma senza tralasciare l’importanza della sua visione contemporanea.
"Una ceramica che evade dai canoni tradizionali che va non solo osservata ma anche vissuta".
Lucrezia Piscopo Art, progetto vincitore della finale regionale del Lazio MarteLive 2021
Intervista a Federica Rezzi G, vincitrice della finale Lazio MarteLive 2021
Dalla tradizione ad oggi, un regalo speciale per un professionista speciale
Le bellissime opere di Klimt sulle uova in ceramica de La Terra incantata
Valentina Musiu e la VALEgnameria, l’arte e l’artigianato in un mix dinamico e coloratissimo
Laboratorio orafo Lunamante, la creatività non si de-limita con tre colori