Kaleidos

La cooperativa Kaleidos nasce a Lecce, in Puglia, nel 2004 dall’unione di più artigiani professionisti che hanno voluto unire le proprie competenze per dar vita ad un’attività rivolta al restauro dei beni mobili artistici, attraverso un approccio interdisciplinare e multisettoriale.

A questa attività e con questa filosofia, è stata ben presto affiancata l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di arredi, complementi d’arredo e oggetti di artigianato artistico, caratterizzati da una particolare attenzione al connubio tra tradizione e territorialità, ambiente e innovazione. Un’attenzione che si concretizza in uno stretto legame per le proprie origini nonché nell’utilizzo di materie prime locali e selezionate in un’ottica green, creando opere uniche e reinterpretando vecchi oggetti e arredi o parti di essi, ai quali viene donata una nuova vita.

Un approccio filologico-conservativo che contraddistingue tutti i loro lavori, frutto di anni di studio e sperimentazione e volto a realizzare le fantasie e i desideri dei propri clienti, ai quali offrono da sempre una completa disponibilità ed una assistenza continua, accompagnandoli in progetti su misura unici di grande fattura ed eleganza.

Tra le creazioni Home-decor proposte da Kaleidos per l’arredo della casa, spicca la linea di piccoli capolavori in pietra leccese scolpita a mano, composta da lampade, applique, tavolini, complementi d’arredo e sculture artistiche, realizzate dal maestro Gabriele Pici, giovane artigiano ed artista salentino con più di 20 anni di esperienza nella lavorazione della pietra leccese, capace di valorizzare gli spazi con giochi di luce e creando atmosfere calde ed avvolgenti.

“La pietra Leccese, per le sue caratteristiche di porosità e duttilità mi permette di dare vita a forme uniche e sinuose, partendo da un semplice blocco di pietra ed un’idea. Le mie mani diventano un tutt’uno con il blocco unico che modello utilizzando esclusivamente raspe, scalpelli, martello ed altri utensili artigianali. Ogni scultura è una sfida tra materia e fragilità, tra la staticità della pietra ed il suo potenziale dinamico, al fine di dare nuova vita ed umanità ad un materiale già scolpito dalla natura, fonte della mia ispirazione” – Gabriele Pici.