L’ordine da 70 milioni di dollari di 100mila pistole Beretta da parte dell’esercito statunitense cade nel giorno in cui vengono diffusi i dati sulla nostra bilancia commerciale in luglio e sembra costituirne un commento implicito. Perché i numeri testimoniano alcune cose note, ne confermano altre già un po’ meno conosciute e svelano un interessante “dato di sistema”.
Il noto è relativo alla stasi dell’export verso l’Europa, una linea piatta sia rispetto a giugno sia nei primi 7 mesi aggregati del 2012. La domanda europea è ferma,perché è ferma o cresce poco l’Europa, lo sappiamo bene.
Rapporto istat:
Export extra UE luglio -0,3%, import +2,1%– Le esportazioni extra Ue hanno presentato a luglio una lieve flessione (-0,3%) rispetto al mese precedente, mentre le importazioni hanno registrato un incremento del 2,1%. Lo riferisce l’Istat nelle stime preliminari del commercio estero extra Ue. La flessione congiunturale dell’export, spiega l’Istat, è imputabile ai beni di consumo (in particolare a quelli durevoli, -7,8%), mentre le vendite degli altri raggruppamenti di prodotti registrano una contenuta crescita.L’incremento congiunturale dell’import è diffuso a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dell’energia (-2,3%). La crescita è particolarmente accentuata per gli acquisti di beni strumentali (+7,1%) e di beni di consumo (+5,4%). Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale delle esportazioni risulta positiva (+4,3%), diffusa a tutti i raggruppamenti di prodotti e particolarmente accentuata per l’energia (+16,7%). La flessione delle importazioni (-2,1%) è spiegata dall’energia (-5,7%) e dai beni di consumo non durevoli (-2,4%); gli acquisti di beni strumentali (+5,9%) e prodotti intermedi (+0,5%) registrano invece una dinamica positiva.Su base annua le esportazioni presentano un significativo aumento (+9,5%) che coinvolge tutti i principali comparti. Le importazioni registrano invece una flessione del 4,8%, diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni a eccezione dei beni di consumo durevoli (+1,2%) e dei beni strumentali (+0,2%). Rispetto a luglio 2011, i mercati più dinamici all’export sono: Asean (+29,6%), Stati Uniti (+21,8%), Opec (+20,6%), Giappone (+20,3%) e Svizzera (+19,2%). In flessione risultano le vendite verso Cina (-16,6%) e Russia (-3,0%). In diminuzione sono le importazioni di beni da India (-25,7%), Mercosur (-23,6%), Giappone (-22,8%), Eda (-17,1%) e Russia (-16,5%). I paesi Opec registrano, invece, un rilevante incremento (+23%).
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